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Sulla Via Lattea con Piero Gros un remake della Valanga azzurra
La Stampa 26/02/2017 pagina 28 
Autore: Luca Casali


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La nuova puntata di «Sci senza confini» vede protagonista lui e Paolo De Chiesa sulla pista Zeno Colò di Salice d'Ulzio: con loro Alessandro Boglione di Robe di Kappa

«Ma noi siamo la Valanga Azzurra». Paolo De Chiesa guarda Piero Gros. E, come riavvolgendo il nastro, torna indietro nel tempo. A quando loro due erano lo sci, in Italia. Quando Piero vinceva lo slalom olimpico di Innsbruck 1976 e Paolo, giusto due anni prima, saliva per la prima volta in carriera su un podio di Coppa del Mondo nella 3Tre di Campiglio. Là dove Zeno Colò scrisse il proprio nome nella bacheca della Kandahar del 1951, è ancor più facile fermare il tempo. «Ma noi non scendiamo mica come Zeno - attacca Gros -. Facciamoci le nostre curvette». E` il sesto appuntamento di «Sci senza Confini», la web serie che «La Stampa» realizza in collaborazione con Audi. Lato Nord del Monte Fraiteve, comprensorio della Vialattea, 72 impianti di risalita che servono 212 piste tra Sauze d`Oulx, Sestriere, Cesana Sansicario e Clavière: la Zeno Colò è una pista tosta; duemila metri di lunghezza e poco meno di quattrocento metri di dislivello da sciropparsi tutti d`un fiato. «Questa intitolata a Zeno Colò è una delle piste più belle e intense che si possano sciare. E` ripida e tutta a Nord con una neve naturale morbida e che rimane per tutta la stagione», aggiunge Paolo De Chiesa, giornalista per «Sci senza Confini». Un fil rouge che parte da lì e arriva sino ad oggi. BasicNet, attraverso Kappa, lega il proprio nome a quello degli atleti Fisi dal 2011 e continuerà a farlo sino al 2022.


Il ricordo di Boglione
Quando Gros era in cima al mondo dello sci, Alessandro Boglione non era ancora nato. Oggi è al vertice del management del gruppo, insieme al fratello Lorenzo e al padre Marco. E nelle valli olimpiche riavvolge, anche lui, il nastro. «Avevo otto anni, facevo la terza elementare, mio fratello la quinta. Abbiamo passato un inverno intero ai Monti della Luna». In quel paradiso, una trentina di case che è una frazione di Clavière, i piccoli Boglione imparano e sciare. «E ci torniamo anche adesso per ricaricare le batterie. Tutti insieme». Lo sport, una passione di famiglia. «Adoro sciare e mi piace giocare a golf. Sono un appassionato di calcio». Ma in azienda il tifo è per ogni campione degli sport invernali. «I valori di Kappa e dello sci si rispecchiano. Che sia quello agonistico o quello della domenica, del turista che si vuole godere solo la montagna e le piste, poco importa: ricerca e innovazione sono i nostri credo. Che valgono per tutti. Abbiamo sviluppato una collezione dedicata allo sci che segue le direttive del progetto Detox di Greenpeace, per una filiera di produzione più attenta all'ambiente. E cerchiamo di restare vicini alle attività sportive dei club delle valli olimpiche attraverso le nostre forniture».


Fame di neve
La Colò non basta. Ci vuole altro per togliere la fame di neve ai due assi della Valanga Azzurra. «Ma Kitz, te la ricordi? Io avevo 18 anni e il terrore di quella folla che ci guardava dal basso. Tu mi caricasti come una molla». «Dovevo, Paolo. Era il nostro momento d`oro e quella gara vale una carriera. Cosa dissi? Vinco io, secondo Stenmark e terzo tu?». Finì in quel modo. Era il 19 gennaio 1975 e gli slalomisti della Valanga Azzurra scrissero sulla Ganslern la pagina più bella della loro storia. Così, tra un flashback e l'altro Gros prende a braccetto De Chiesa e lo porta giù dal Canalino di Sportilia. «Qui - dice - ho imparato a sciare. Era stretto, pieno di gobbe, mica come adesso». Sarà anche per questo che è diventato un fenomeno dello slalom. Giù in fondo c`è Sauze d`Oulx, il paese nel quale Gros è stato anche primo cittadino. E c'è Alessandro Boglione a stringere la mano ai due campioni. «Perché non ti aggreghi e vieni a sciare con noi?» chiede De Chiesa. Il giovane manager non vedeva l'ora. Il suo volto sorride e annuisce. E` l`incanto dello sci e dei suoi campioni.

Clicca qui per vedere il video della puntata.



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