Marco Boglione, Presidente della Fondazione Camillo Cavour
Grazie Ugo, grazie di tutto. Grazie a tutti, la città di Santena, i bambini, le bambine, i ragazzi e anche quelli che non sono qua perché noi come Fondazione Cavour sentiamo veramente una vicinanza alla nostra attività che è straordinaria, ci onora e ci motiva moltissimo e va anche fuori dalla città di Santena, sicuramente coinvolge il territorio carmagnolese e chierese in pieno perché è un unico, un unicum, quello che ci riguarda a livello di territorio, di cultura e a livello di storia. Non mi dilungo di più ma colgo l'occasione solo per dirvi che noi come Fondazione Cavour tutti gli anni, diciamo da qualche anno a questa parte, scegliamo un tema su cui lavorare oltre che i temi classici della Fondazione Cavour - sono la memoria, la conservazione delle opere, dei luoghi - e da qualche anno a questa parte abbiamo modificato lo Statuto, è entrata come missione principale della Fondazione Cavour anche la valorizzazione dell'Unità d'Italia. Nell'ambito dell'attività culturale legata alla Fondazione Cavour, ogni anno scegliamo un tema e l'anno scorso il tema era l'Europa che ha poi culminato con la consegna del Premio Cavour, che solitamente avviene il 20 di settembre, al professore Romano Prodi che di noi italiani è quello sicuramente che ha rappresentato di più la volontà fondatrice dell’Italia che era quella di fare anche l'Europa.
Quest'anno invece la Fondazione Cavour, ne avete sentito anche un po' parlare, porrà tutta la sua attenzione alla pubblica amministrazione, un altro tema che stava enormemente a cuore al Conte di Cavour quando ha pensato l'Italia. Tutti siamo d'accordo, gli storici compresi perché c'era bisogno di Europa e bisognava partire da qualche parte, ma poi, come voi tutti sapete, Cavour era uno pratico oltre che un visionario. Era un amante delle tecnologie, dell'efficienza, del buon funzionamento delle cose e quindi noi quest'anno, fra poche ore inaugureremo la seconda puntata di un ciclo di studi che si chiamano Alti studi sullo Stato, appunto. Studiamo quello che è la macchina, è il cuore di tutte le cose bellissime importantissime che sono state dette prima che sono riflesse nella Costituzione ma la macchina deve funzionare bene e quindi noi cerchiamo di metterci del nostro. Avete sentito probabilmente parlare della possibilità che a Santena e quindi nel territorio circondante Santena si installi un Polo Formativo della scuola Nazionale dell'amministrazione. Noi ci stiamo lavorando e ce la stiamo mettendo tutta, la cosa bella è che speriamo che vada a buon fine ma lo speriamo due volte proprio perché non è un lavoro che facciamo da soli, ma è un lavoro su cui si sono schierate e coinvolte da subito tutte le istituzioni piemontesi, dalla Regione al Comune di Torino, la Città Metropolitana che oggi addirittura presente ci fa veramente molto piacere, i due principali atenei, il Politecnico e l'Università di Torino. E quindi con questa speranza e ringraziandovi veramente tantissimo perché oggi è un colpo d'occhio, uno spettacolo che speriamo ci siano tante persone che ci stanno seguendo in streaming e che altri lo possano poi vedere in differita perché è veramente un piacere, almeno per me e per Marco Fasano, il direttore della Fondazione mai abbastanza citato, è lì piccolino non lo vedete ma io in realtà faccio solo quello che parla poi fa tutto lui. Lo ringrazio e prego, prima dell’applauso a me che potete anche evitarvelo, invece, di fare un grande applauso a Marco Fasano.
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