I giudici danno ragione a Robe di Kappa contro la Fisi, ma sulle tute resterà per ora il marchio di Armani
Anche se sulle loro tute non dovrebbe stare perché il contratto è frutto di un «palese inadempimento della Federazione italiana sport invernali» nei confronti di Robe di Kappa, il marchio del concorrente Armani come sponsor tecnico della Fisi resterà sui materiali utilizzati da Sofia Goggia, Federica Brignone e tutti gli altri atleti dello sci azzurro sino al 2026, Olimpiadi di MilanoCortina 2026 incluse, fermo restando che si apre per Robe di Kappa un'autostrada per ottenere un maxirisarcimento danni nella causa di merito intentata contro la Fisi.
A braccetto d'amore e d'accordo Fisi e Basicltalia spa (gruppo che detiene il marchio Robe di Kappa) erano andati per molti anni, al punto che al rinnovo nel 2017 la Fisi le aveva riconosciuto il diritto di prelazione, cioè di potersi aggiudicare il contratto anche nel 2022 a parità di condizioni offerte magari da un concorrente. Accade quando la Fisi comunica a Basicltalia spa l'offerta di Armani: Basicltalia accetta, ma nonostante ciò il 27 giugno scorso la Fisi "tradisce" il marchio Robe di Kappa e firma lo stesso il contratto per i prossimi 5 anni (dunque con dentro la preziosa visibilità delle Olimpiadi di MilanoCortina 2026) con il nuovo sponsor tecnico Armani.
Basicltalia spa si rivolge allora al Tribunale civile, che tra luglio e ottobre in sede cautelare emana una inibitoria, cioè ordina alla Fisi di «astenersi dal concludere con terzi nuovi contratti ai sponsorizzazione per le stagioni 2022/2026 aventi a oggetto l'utilizzo da parte di suoi tesserati di beni con marchi diversi da quelli di cui è titolare Basicltalia spa e in concorrenza con essi». La Federazione, però, va avanti come niente fosse. Allora Basicltalia spa con una iniziativa subcautelare chiede ai giudici di mettere i sigilli a tutto il materiale prodotto e distribuito in violazione della inibitoria, e di rimuovere tutte le immagini e le comunicazioni presenti sui canali social e sulla pagina web ufficiale della Federazione Sci da cui Armani risulti il nuovo sponsor tecnico. Ma alla vigilia di Natale i giudici Gattari-Occhiuto-Grassi, «seppure appaia palese l'inadempimento del contratto a parte ai Fisi, la quale ha pacificamente stipulato con un terzo (Armani) un contratto di fornitura e sponsorizzazione analogo a quello perfezionato con Basicltalia spa per le medesime stagioni e vi ha dato iniziale attuazione (così rendendosi inadempiente)», spiegano di non potere "strappare" dalle tute il marchio EA7 nero con fiamma tricolore del nuovo sponsor (Armani, estraneo al giudizio civile), perché «Basicltalia spa, sulla base delle domande proposte nel giudizio di merito» (che prosegue), «non può trovare soddisfazione in questa sede con lo strumento che ha azionato».
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