«Buongiorno a tutti, sono io che ringrazio voi. E sapete perché, visto che qui ci sono tanti giovani (in diretta streaming, ndr)? Perché qui abbiamo due ragazzi, il Presidente Nesi e il Presidente Boglione, che con entusiasmo giovanile sono venuti da me. Purtroppo oggi – è stato detto – non lo festeggiamo con voi ragazzi. Io ricordo un festeggiamento qui in piazza, pieno di giovani, perché questa festa, questo compleanno, è il compleanno di tutti i cittadini italiani. Grazie allo sforzo che è stato fatto dalla Fondazione, dall’Associazioni Amici di Cavour e da tutte le amministrazioni oggi presenti, che coniughiamo – sia pure solo come istituzioni – noi oggi lanciamo un messaggio che è il messaggio di Cavour: di coesione. Su questo progetto non solo lo Stato, ma tutto ciò che è Stato – Regione, Comuni – hanno partecipato e l’hanno voluto fortemente».
«E ritorno ai ragazzi, sì ai “giovani”: sono venuti da me con un entusiasmo indescrivibile, ed è l’entusiasmo che dovete mettere voi, ragazzi. Oggi non è solo una ricorrenza dei 160 anni. Oggi parliamo di valori di coesione. Capite qual era l’immensità della personalità del Conte di Cavour? Già allora si parlava di coesione, di solidarietà, di amicizia. Si parlava, come si è detto, di Europa. Già allora c’era una visione: e questo è importante. Ricordo ancora con quanto entusiasmo si voleva in qualche modo far coincidere (con il 160esimo anniversario, ndr) questa inaugurazione importantissima soprattutto per i giovani. Guardate: senza conoscere la Storia e senza conoscere il Passato non si può guardare al Futuro. È assolutamente indispensabile. L’entusiasmo che voi vedete, soprattutto in chi ha realizzato questa cosa, dev’essere il vostro entusiasmo. Stiamo vivendo un momento difficilissimo; però, ragazzi, da questi momenti si esce più forti. Questi momenti servono proprio per riflettere su quello che dobbiamo fare. Dobbiamo lavorare su questo: dalle tragedie si esce fortificati e questa fortificazione io l’ho notata nello spirito che si è messo anche – e ringrazio anche il Sindaco di Santena – nel volerlo dare oggi questo messaggio. Devo dire che c’è da parte di alcuni (il tentativo, ndr) di minimizzare l’importanza di questi 150 e di questi 160 anni. Ma questi (anniversari, ndr) sono fondamentali. Sono i valori che hanno costituito la creazione di un’Italia democratica e repubblicana. Questo percorso ci ha portato fino a oggi, e da oggi altri percorsi soprattutto voi dovrete farli. Perché noi stiamo passando la mano. È fondamentale che siate voi a pensare che la vostra cultura dev’essere basata su quei valori: uomini che hanno costituito l’Italia; e siamo fieri che questo sia accaduto qui in Piemonte, perché qui oggi ci sono una serie di manifestazioni che sottolineano l’importanza del Piemonte e di Torino. A Palazzo Carignano oggi c’è una manifestazione: significa che questo territorio ha radici fondamentali di democrazia, e soprattutto li deve trasmettere a voi giovani. Io sono convinto – ce lo auguriamo – che il 6 giugno possa essere la data giusta. Ricordo con quanta enfasi anche il Presidente Nesi sperava che il Presidente della Repubblica potesse essere oggi qui. Ma noi ci speriamo, ci lavoreremo: perché ci crediamo. Sono messaggi, che soprattutto alle nuove generazioni serviranno; come serve a noi il ricordo di questi giorni e di questi compleanni. Spegniamo insieme queste candeline per poi riaccenderle sicuramente il 6 giugno. È fondamentale: ci dobbiamo credere, ci dovete credere. Ragazzi: Viva l’Italia, Viva l’Unità d’Italia. Grazie».
Claudio Palomba, Prefetto di Torino
- Clicca qui per il discorso di Nerio Nesi, Presidente Onorario della Fondazione Camillo Cavour
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- Clicca qui per il discorso di Maurizio Marrone, Assessore Rapporti con il Consiglio regionale della Regione Piemonte
- Clicca qui per il discorso di Francesca Leon, Assessore alla Cultura della Città di Torino
- Clicca qui per il discorso di Fabio Bianco, consigliere della Città metropolitana di Torino
- Clicca qui per il discorso di Ugo Baldi, Sindaco della Città di Santena
- Clicca qui per il discorso di Gianni Ghio, Presidente Associazione Amici della Fondazione Camillo Cavour
- Clicca qui per il discorso di Marco Boglione, Presidente della Fondazione Camillo Cavour
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